Civita di Bagnoregio

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a civita di bagnoregio

Se vi chiedessero di descrivere la sensazione che vi trasmette Civita di Bagnoregio al primissimo colpo d’occhio e con un singolo termine “Sospensione” potrebbe essere il più indicato. Sospensione nello spazio e nel tempo; un luogo magico arroccato su un masso tufaceo in mezzo alla Valle dei  Calanchi. La “Città che muore” da 2000 anni resiste all’erosione, si sgretola lentamente e allo stesso tempo aumenta il proprio fascino. Uno dei borghi più belli d’Italia, un luogo unico nella Tuscia viterbese che vale la pena visitare.  

La città che muore

Civita di Bagnoregio si può raggiungere esclusivamente attraversando uno stretto ponte pedonale, altro elemento di fascino che la distacca completamente dal mondo circostante. Di aspetto sicuramente medievale ma di origine etrusca il paese conta oggi soltanto 8 residenti.
Essendo molto piccola non è facile segnalare punti di interesse piuttosto di altri, l’esperienza Civita di Bagnoregio va vissuta totalmente, immergendosi in quell’atmosfera unica e lontana nel tempo che si inizia a respirare già vedendola da lontano.
Una volta attraversato il famoso ponte si entra nel paese attraverso la Porta di Santa Maria e proseguendo si arriva alla piazza principale, denominata “La Piazzetta” ma che porta il nome di Piazza di San Donato sul quale si affaccia l’omonima Chiesa in stile romanico . Al suo interno sono custodite opere molto importanti come il Crocefisso ligneo quattrocentesco della scuola di Donatello, e un affresco della scuola del Perugino. 
Palazzi, piccole abitazioni, scalinate, tutto in stile medievale. Ogni vicolo offre scorci mozzafiato perfetti per gli amanti della fotografia e gli affacci sulle vallate circostanti basterebbero da soli per giustificare una visita al paese.
Oltre alla Chiesa di San Donato i luoghi da visitare sono il piccolo Museo Antica Civitas che si trova all’interno di un’abitazione privata e la grotta si San Bonaventura, un’antica tomba a camera scavata a strapiombo sulla parete di tufo che prende il nome da Frate Bonaventura da Bagnoregio (1217-1274) biografo di San Francesco di Assisi.

Cosa vedere a Civita di Bagnoregio

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LA STORIA

DI CIVITA DI BAGNOREGIO

Fondata 2500 anni fa dagli Etruschi è ancora oggi ricca di testimonianze del suo glorioso passato, quando questo popolo la eresse a centro nevralgico per l’economia dell’epoca. 
Ancora oggi vi sono diverse testimonianze del passaggio degli Etruschi; dal “Bucaione”, un profondo tunnel che incide la parte più bassa dell’abitato, e che permette l’accesso, direttamente dalla Valle dei Calanchi, a molte tombe a camera che in passato erano visibili alla base della rupe di Civita poi crollate per via delle innumerevoli frane.
Tutti i popoli che hanno abitato Civita hanno dovuto fare i conti con le frane e l’instabilità del terreno, fino ai giorni nostri. Gli Etruschi avviarono delle opere di canalizzazione delle acque piovane che si completarono poi dopo la conquista dei Romani proprio per ovviare a questo fenomeno. 
In passato si accedeva a Civita da ben cinque porte, l’intero impianto architettonico visibile ancora oggi è di origine medievale e rinascimentale. 

I gatti di Civita

Particolarità di questo piccolo borgo è la presenza tra i vicoli e sulle scalinate di numerosi e bellissimi gatti, sempre più fotografati mentre riposano all’ombra sui muretti o mentre si aggirano nelle vie del borgo. Una particolarità così tanto da far nascere la definizione di “Gatti di Civita”. Considerando che i residenti effettivi del borgo sono solo otto, arrivando a Civita sembra quasi che siano silenziosi animali i proprietari di questo luogo magico. 

La candidatura a patrimonio dell'umanità UNESCO

Il Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco ha approvato come candidatura italiana da presentare all’esame del Comitato del Patrimonio Mondiale nel 2022 “Il paesaggio culturale di Civita di Bagnoregio”.
Civita e il suo paesaggio culturale sono stati scelti in quanto esempio di interazione umana con un ambiente ostile costantemente minacciato da forze naturali. Un luogo in cui l’ingegnosità umana sfida un territorio che per secoli, e ancora oggi, è caratterizzato da fenomeni erosivi che ne hanno delineato l’iconicità e influenzato gli aspetti sociali, culturali, urbani e architettonici. L’eccezionale resilienza della comunità, che cerca di mitigare fenomeni irreversibili ininterrotti da secoli, in modo sostanziale per rendere Civita di Bagnoregio un paesaggio culturale di straordinaria rilevanza. 

Civita di Bagnoregio

Ogni anno 700.000 visitatori
Ogni anno
700.000
visitatori
Civita di Bagnoregio è cresciuta in maniera esponenziale a livello turistico negli ultimi anni. Nel 2017 sono stati 700.000 gli ingressi alla “Città che muore” e comunque ogni anno centinaia di migliaia di visitatori raggiungono questa zona della Tuscia da tutto il mondo. 

Info e biglietti

Per visitare Civita di Bagnoregio si paga un biglietto di 3 euro nei giorni feriali e 5 nei festivi. Il tempo per una vista va dalle 2 alle 4 ore (escluso pasti e soste). È possibile organizzare anche dei tour guidati personalizzati con una guida locale. 

Bagnoregio

Bagnoregio è un comune dell’alta Tuscia Laziale, provincia di Viterbo, dalla quale dista circa 30 km.
Gode di un’ottima posizione, vicina alle principali attrazioni di questo territorio :
30 km da Viterbo, 10 km dal Lago di Bolsena, 13 km da Bolsena, 24 km da Torre Alfina, 60 km da Tarquinia, 35 km da Tuscania, 100 km da Roma.

Parcheggio

Un apio parcheggio si trova scendendo da Bagnoregio prima del famoso ponte che collega Civita alla “terra ferma”. È da qui che si possono iniziare a scattare le prime bellissime foto del borgo. 

Scopri

Come arrivare a Civita

In auto:
 
  • da Nord: seguire l’Autostrada A1 in direzione di Roma e uscire ad Orvieto. All’uscita del casello seguire le indicazioni per Civita di Bagnoregio. In alternativa, per chi percorre la SS2 Cassia, all’altezza di Montefiascone prendere la SS71 Umbro-Casentinese. Dopo circa 14 chilometri girare per Bagnoregio.
  • da Sud:  dopo aver lasciato l’A1 direzione Firenze al casello di Orvieto proseguire sulla statale (Roma dista circa due ore da Bagnoregio).
  • In treno: le stazioni ferroviarie dove si può fare scalo per Bagnoregio sono due: Viterbo ed Orvieto da qui vi sono degli autobus della linea COTRAL per raggiungere Bagnoregio.

I ristoranti di Civita di Bagnoregio

“La città che muore” conta al suo interno numerosi ristoranti, trattorie e bar oltre a bed & breakfast e negozi di artigianato vario. Ecco alcuni posti dove poter mangiare: 

Gli eventi

Palio della Tonna

Un evento antichissimo legato alla tradizione contadina. Si svolge due volte l’anno: la prima domenica di giugno e la seconda di settembre. I fantini cavalcano il loro fidato asino per aggiudicarsi il Palio dipinto. L’evento si svolge nella piazzetta principale del borgo. 

Civit'Arte

Rassegna estiva dedicata alla cultura a trecentossessanta gradi. Arte, teatro, cinema, musica si uniscono alla bellezza di Civita nel periodo estivo per un fitto calendario di appuntamenti che attirano nella “città che muore” centinaia di visitatori.

Festa della Castagna

Evento dedicato al prodotto principale di questo territorio. Nel periodo autunnale per le vie del borgo caldarroste, mercatini di artigianato e prodotti tipici. Un’occasione in più per visitare la “città che muore”. 

Chestnuts and chestnut bur.

Presepe Vivente

Un appuntamento tradizionale che si svolge in un borgo che già di per se ricorda un presepe. La magia di Civita unita a quella della tradizione crea un’atmosfera unica per un appuntamento unico nel suo genere.

I dintorni

Bagnoregio, Lubriano e la Valle dei Calanchi

A circondare Civita di Bagnoregio la Valle dei Calanchi. Lubriano, Bagnoregio, Civitella d'Agliano sono solo alcuni dei borghi caratteristici di quest'area. Da tutti questi paesi oltre  alle bellezze storiche che li caratterizzano è possibile godere di panorami mozzafiato e meravigliosi affacci sulla valle. 

High dynamic range (HDR) View of the city of Viterbo, Italy

Viterbo

Capoluogo della Tuscia è una cittadina vivace e ricchissima di storia. D'impronta medievale il suo fiore all'occhiello è senza dubbio il quartiere medievale di San Pellegrino uno dei più grandi d'Europa e conservatosi in maniera pressoché perfetta. Cultura, tradizioni lontane nel tempo, storicità la "Città dei Papi" rappresenta una tappa obbligatoria per chi visita questa parte d'Italia.

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Sant'Angelo

Piccola frazione di Celleno è "tornata in vita" grazie allo spirito d'iniziativa dei suoi abitanti. Sant'Angelo si presenta oggi come il "Paese delle Fiabe", i muri della case del paese sono stati infatti ridipinti con splendidi murales a tema fiabesco, realizzati da artisti di fama nazionale e internazionale. 

Lago di Bolsena

Piccola frazione di Celleno è "tornata in vita" grazie allo spirito d'iniziativa dei suoi abitanti. Sant'Angelo si presenta oggi come il "Paese delle Fiabe", i muri della case del paese sono stati infatti ridipinti con splendidi murales a tema fiabesco, realizzati da artisti di fama nazionale e internazionale.